Si consideri il presente articoletto come un aggiornamento di “Promuovere un libro online” e “Promuovere un libro sui social network: ne vale ancora la pena?” – eh sì, già nel 2016 avevo suonato un campanello d’allarme: è ancora possibile promuovere con successo un libro sui social network, ma è sempre più difficile farlo, e se una cosa ha funzionato ieri non è detto che oggi dia ancora buoni risultati.

Bene, nel momento in cui scrivo, a inizio 2018, ciò risulta più vero che mai. Le recenti parole di Mark Zuckerberg (che, in qualità  di leader supremo dei due social di gran lunga più usati oggi cioè Facebook e Instagram, fa un po’ il bello e il cattivo tempo) confermano quanto era ormai nell’aria da un po’: che non basta avere un buon numero di seguaci sulle nostre pagine per garantire che i nostri post abbiano una visibilità decente. Dal momento che, fino a pochi anni fa, Facebook sembrava fare di tutto per spingere gli utenti che volevano promuovere un libro a usare una pagina invece di un profilo personale, mi viene da pensare che chi abbia investito non poco tempo e magari anche qualche soldino per promuovere la proprio pagina si possa sentire un po’ preso per i fondelli… ma arrabbiarsi con lo zio Mark serve a ben poco: sui social, le regole del gioco le fa chi gestisce le piattaforma, non gli utenti che la popolano, questo lo sapevamo già.

Pubblicare contenuti a raffica senza una strategia di fondo è controproducente… ma questo lo sapevate già, vero?!

E quindi, promuovere un libro sui social oggi è un’impresa disperata? Non proprio, basta farsi furbi e, invece di disperarsi, trovare una soluzione alternativa. Ve ne propongo tre:

1) Aprire il portafogli e dare visibilità ai propri post tramite i Facebook Ads. Sì, sono conscio che molti sono riluttanti all’idea di pagare un social network in teoria gratuito per dare una “spinta” ai nostri contenuti, però non c’è niente da fare: le inserzioni sono il metodo più veloce per dare visibilità al proprio libro. Ovviamente, devono essere configurate come si deve, per evitare il rischio di buttare i propri soldi: qui vi do qualche dritta a proposito!

2) Lasciare perdere la pagina e usare il proprio profilo per fare promozione. Anche se questa è un’opzione sempre più gettonata, in molti sembrano non avere capito bene la differenza tra il profilo privato e la pagina pubblica: nulla ci vieta di usare il primo per far saper ai nostri amici che abbiamo pubblicato un libro, e pubblicare qualche post “promozionale” ogni tanto, ma buonsenso vuole che per una strategia di comunicazione sia più opportuno il secondo.

3) La terza opzione, quella che ritengo più interessante, è di ripensare al modo in cui usiamo i social network per promuovere i nostri libri e la nostra identità da autori. Perché le modifiche agli algoritmi che decidono quali dei nostri post saranno effettivamente visualizzati dai nostri contatti impongono un nuovo paradigma: di fatto, per acquisire più visibilità, dobbiamo… pubblicare di meno!

Sembra un controsenso, eh? Eppure, se ci pensate, è così che funziona anche nella vita online: prestate più attenzione al vostro  amico che non fa altro che chiacchierare a vuoto per delle ore, o a quello che apre la bocca solo se ha qualcosa di importante da dire? Quando ancora i social non avevano un “filtro”, aveva in effetti più senso puntare sulla quantità. Ma ora, si sa, le cose funzionano in modo diverso…

Badate bene: ciò non significa che sia una buona idea dedicare meno tempo e creatività per i propri contenuti, anzi: se non possiamo puntare sulla quantità, allora è meglio concentrarsi sulla qualità, curando con attenzione i nostri post! Come fare? Beh, non esiste una formula magica, pertanto se non conosco il vostro caso specifico non posso fare altro che snocciolare qualche consiglio generico, più che altro basato sul buonsenso, che evidentemente per qualcuno non è poi così scontato:

  • Prima di tutto, rivolgiti al pubblico “ideale” del tuo libro. E se il tuo libro “può piacere un po’ a tutti”, mi spiace dirtelo, ma stai sbagliando qualcosa! 😉
  • Non “sbrodolare” lodi sul tuo lavoro (o, peggio, su te stesso), ma spiega con parole chiare in che modo si distingue dagli altri 60mila libri pubblicati in Italia ogni anno.
  • Sii consapevole che probabilmente chi ti legge in questo momento non sta cercando un libro nuovo, ma sta ammazzando il tempo in attesa dell’autobus o si sta distraendo dopo una giornata di lavoro, e che la tua “concorrenza” consiste in gattini coccolosi, battute demenziali e foto in costume da bagno del vicino/a di casa: assicurati di coinvolgerlo e/o di intrattenerlo!
  • Prima di parlare, ascolta! Inserisci i tuoi post all’interno del “discorso” e dei temi del giorno sui social, comprese mode e memes del momento, ma senza sembrare troppo forzato (o fare battute che non fanno ridere)
  • Già troppe persone (brand, “esperti di web marketing”, personaggi famosi, politici etc.) cercano di sfruttare dei “trucchetti” per ottenere più visibilità. Oltre a essere eticamente discutibile, ciò oggi funziona sempre meno, dato che lo fanno già tutti gli altri. Sei o non sei uno scrittore? Allora sarai senz’altro in gradi di scrivere dei testi interessanti e convolgenti, senza prenderti gioco del tuo pubblico ma cercando di coinvolgerlo con entusiasmo e passione.

Bene, mi sembra che ci siano già abbastanza spunti per lavorare, no? Direi che ci risentiamo nel 2019 per il prossimo aggiornamento. Se invece desideri dei consigli personalizzati o preferisci delegare la promozione del tuo libro a un esperto, puoi dare un’occhiata ai nostri servizi editoriali, che dici? 😉