Come piccoli editori che vendono libri ed ebook sul web,
la questione “come promuovere un libro sul web”, e sui social network in particolare, ci è sempre stata a cuore: qui trovate infatti
vari articoli sul tema.
Ma attenzione: su internet, un anno equivale a un’era geologica, i social lanciano continuamente nuove feature e cambiano i loro fantomatici algoritmi, pertanto
una strategia promozionale che andava fortissimo nel 2014 oggi potrebbe essere un flop!
Iniziamo a ragionare, quindi, su ciò che non funziona più quando vuoi promuovere il tuo libro, se non vogliamo perdere il nostro tempo e fare pure la figura del “giurassico” ignaro delle ultime tendenze.
AVVERTENZA: la prima parte di questo articolo può essere alquanto demotivante, lo scopo non vuole essere quello di deprimervi ma di raccontarvi le cose come stanno! Forza, tenete duro e arrivate almeno alla fine 😉
– Una pagina Facebook non serve (quasi) a nulla
Quando la gente si è resa conto che, per fare comunicazione “seria” su Facebook, serviva avere una pagina (anche se ci sono ancora associazioni e aziende che usano un profilo, e forse non sanno che stanno violando le linee guida di Zuckerberg e soci, quindi possono venire bannati da un momento all’altro), tutti gli scrittori ne hanno aperta una. Alcuni addirittura ne hanno creata una per ogni libro pubblicato. Bene, peccato che gran parte di queste pagine sono seguite solo da conoscenti, reali o virtuali, dell’autore, e allora quale valore aggiunto hanno rispetto al proprio profilo? Inoltre, le pagine che hanno in qualche modo guadagnato un buon seguito e raggranellato anche qualche migliaio di mi piace, oggi sono sempre più danneggiate dal diabolico algoritmo di Facebook, che spesso e volentieri limita fortemente la visibilità dei post… a meno che non paghi per le inserzioni, ovvio. Ma anche in quel caso…
– Le inserzioni a pagamento di Facebook sono spesso uno spreco di soldi
Fino a poco tempo fa, bastava un piccolo investimento per avere un sacco di visibilità con Facebook Ads: per capirci, con un euro era abbastanza facile ottenere più di mille visualizzazioni dell’annuncio o più di 10 click sul tuo sito, a seconda di quello che fosse il tuo obiettivo. Per una serie di motivi, questo non è più vero, e a occhio e croce oggi serve il doppio dell’investimento per avere gli stessi risultati di due anni fa. Sembra invece più economico ottenere nuovi “mi piace” per la propria pagina, peccato che, con il nuovo algoritmo, ciò sia sempre meno utile…
– Lo “spam” sui gruppi non serve a un fico secco.
Su Facebok ci sono un’infinità di gruppi dedicati alla scrittura, in teoria un’ottima opportunità per farci conoscere, peccato che se vai a vedere i contenuti che vengono pubblicati, questi sono quasi tutti “spam” più o meno sfacciato, o comunque post puramente promozionali ignorati dagli altri utenti. Quando questo “trucchetto” veniva usato da pochi, forse era anche efficace, ma pensateci un attimo: questi gruppi sono frequentati esclusivamente da autori desiderosi di vendere il proprio libro… ma i destinatari, cioè i potenziali acquirenti del libro, dove sono?
– Non vale più la pena di puntare su Twitter
Neanche tanti anni fa, Twitter era la moda del momento, soprattutto in seguito al felice (?) connubio con molte trasmissioni televisive e alla progressiva migrazione di vip e vippetti da Facebook. In quel periodo, con un po’ di perseveranza e qualche idea originale, era in effetti possibile diventare un “twitstar”, cioè un profilo molto seguito, i più fortunati dei quali hanno poi monetizzato la celebrità virtuale scrivendo libri o facendo marchette più o meno palesi. Molti, tuttora, provano a seguire le orme di questi casi di successo… ma ormai il treno di Twitter è partito. Chi è già famoso molto difficilmente interagirà con chi non lo è, ed è sempre meno facile acquisire follower e costruirsi quindi una propria nicchia. Inoltre la nota pratica di aggiungere gente a caso sperando che ci ricambi è sempre più abusata e quindi è sempre meno efficace.
– Molti forum e social network stanno “morendo”, o comunque non sono in gran forma
Già solo pochissimi anni fa, quando abbiamo lanciato Nativi Digitali Edizioni, il mondo della “letteratura social” sembrava effervescente, pieno di comunità online consolidate o in espansione, per non parlare delle molteplici startup a tema. Ora il panorama non è, per fortuna, del tutto desolante, tuttavia sembra in lento ma progressivo declino. Anobii è sempre meno usato, Goodreads non ha mai veramente preso piede in Italia, alcuni forum sul tema sono ormai disabitati e altri in evidente declino, e le startup spesso e volentieri hanno avuto vita breve. È colpa del calo dei lettori? O forse questi ultimi non hanno poi così tanta voglia di parlare di libri online?
… ok, tira pure un sospiro di sollievo (e non fare come nell’immagine qui sopra!), la parte demotivante dell’articolo è finita qui.
Ora, se io fossi uno degli autoproclamati “guru del web marketing”, ti spiegherei quali sono le tecniche davvero efficaci per promuovere un libro sul web ai nostri tempi, magari dopo averti chiesto dei soldi o almeno estorto l’indirizzo email. Ma, purtroppo e per fortuna, non sono un guru, però so benissimo che non tutti i libri sono uguali, e che in ogni caso non esiste una ricetta standard per la promozione sul web. Ad esempio, queste sono delle strategie che hanno funzionato, per noi o per altri:
– Partecipare ai gruppi Facebook senza spammare, ma creando interazione e facendosi conoscere da persone potenzialmente interessate a comprare il nostro libro.
– Coltivare questi contatti con altri scrittori/editori per organizzare iniziative comuni: “l’unione fa la forza” vale anche e soprattutto sui social!
– Farsi conoscere da altre persone che parlano di libri sul web e magari hanno pure un pubblico fedele, come i cosiddetti “lit-blogger”, per poi proporre di dare spazio al nostro libro con una recensione o una segnalazione: spesso saranno più che lieti di farlo!
– Coinvolgere i blogger e i loro lettori con un “Blogtour” con contenuti originali, e magari pure un Giveaway, non facciamo i tirchi!
– Pubblicare brevi video, magari autoironici e ammiccanti o comunque mai autocelebrativi, in cui parliamo dei nostri libri e pubblicarli direttamente sui social network dove siamo più attivi.
– Non fossilizzarsi nelle solite abitudini, ma sperimentare cose diverse: un sondaggio? Un premio? Un nuovo profilo su un social network meno conosciuto? Un evento virtuale? Le possibilità non mancano certo…
Posto quindi che rimanere aggiornati sulle ultime novità e non aver paura di cambiare le proprie abitudini sono le basi per comunicare in modo efficace sui social network e quindi anche per promuovere un libro, le domande che ci dobbiamo porre devono essere, nell’ordine:
- A quale tipo di persona in particolare può interessare il mio libro? (per gli egocentrici: “a tutti” non è una risposta valida 😀 )
- Quali “spazi” virtuali frequenta?
- In che modo posso attirare la sua attenzione?
- E dopo, come faccio a trasformare un interesse generico in un libro venduto?
Possono cambiare gli algoritmi, le mode, i social stessi, ma qualunque tipo di strategia editoriale online deve partire da queste riflessioni, sempre! Se ti sei fatto queste domande e conosci bene i social (e, ovviamente, il tuo libro!), le risposte arriveranno: si tratta poi di metterle in pratica con creatività, perspicacia e, soprattutto, molta pazienza!
Se invece non dovessero arrivare o comunque hai bisogno di una consulenza o qualche consiglio mirato, puoi dare un’occhiata ai nostri servizi editoriali!
Un’analisi lucida e – a mio giudizio veritiera – oltre a consigli validi dato il clima attuale sui social e il mortorio di gran parte dei forum: dovrebbero seguirli tutti coloro che postano identiche auto-promozioni su tutti i gruppi Facebook nella speranza che fantomatici lettori colpiti dalla perseveranza ripetitiva interagiscano ^_^
Ottimo articolo! Lo posto sul mio gruppo lettori ?
Grazie mille 😉
ah che bell’articolo. E’ bello leggere conferme di quello che hai sperimentato di persona, parlo degli algoritmi e la funzionalità dei social. Credevo di avere manie di persecuzione da algoritmi sadici e invece vedo che così è. Per non parlare dei like ottenuti con una promozione! Ho notato da subito che si trattava non tanto di persone che potevano essere davvero interessati al mio blog, quanto a quelli dal like facile. Persone che hanno 4000 amici e sono iscritti a 2000 gruppi. Grazie per aver scritto con autorevolezza ma senza la coda di pavone dei maghi del web che conoscono tutti i segreti del successo sul web oltre che il terzo segreto di Fatima! Grazie.
Grazie a te per la tua preziosa opinione! I “maghi” del web spesso sono credibili come Wanna Marchi e colleghi 😀
Confermo che le cose sono molto cambiate da due anni a questa parte. Ormai c’è un eccesso di offerta di contenuti letterari sui social network e questo non fa che scoraggiare la domanda. Meglio puntare sulla qualità. Quella, ancora, è un’ottima carta da giocare.
Salve, vi segnalo Edizioni Open, una piattaforma digitale per scrittori che ha come scopo quello di aiutare gli autori a promuovere il loro libro. In pratica gli autori pubblicano delle micro storie in fondo alle quali compare la copertina dell’opera che hanno in vendita su Amazon: https://edizioniopen.it/promuovi-il-tuo-libro/