Il racconto, spesso erroneamente considerato il “cugino povero” del romanzo, soprattutto nella letteratura di genere, è invece un formato narrativo che ha più volte “ospitato” dei veri capolavori, e spesso si è rivelato un eccellente campo di gioco per l’esplorazione di idee innovative, facendo della brevità e della sintesi il suo punto di forza invece che la sua debolezza. E se nel panorama editoriale tradizionale spesso i racconti faticano a trovare una degna collocazione (persino per molti autori celebri, essi trovano degna collocazione solo all’interno delle raccolte), negli ultimi anni, grazie alla diffusione degli ebook e di formati più “fluidi” di pubblicazione, stanno vivendo un piccolo momento di gloria; in particolare per gli autori emergenti, i costi e dei tempi di lettura inferiori rispetto a un romanzo possono rappresentare un’ottima chance per trovare giusta espressione a idee originali e farsi conoscere. È questo è il caso dell’autore di cui parliamo oggi, Kenji Albani (il nome può trarre in inganno, ma è italiano!), e dei suoi testi pubblicati presso Delos Digital. Tre racconti diversi per genere e ambientazioni, ma che hanno in comune tra loro alcune tematiche di fondo, spesso mature e originali, la presenza di personaggi inusuali e fuori dai cliché dei generi, e infine uno stile di scrittura asciutto e diretto, paragonabile alle sceneggiature cinematografiche, il cui susseguirsi incessante di frasi stringate e brevi capitoli si presta molto bene agli “spazi” contenuti dei racconti.

“Il Serpente che si morde la coda”, il più breve dei tre, rientra a suo modo nel genere della “fantascienza militare”, ma le squadre di terrestri in missione di soccorso questa volta non devono hanno a che fare con nemici misteriosi e temibili, perlopiù in un bizzarro pianeta che sembra mischiare tra loro varie epoche; il ritmo di narrazione è più che mai serrato, la storia entra subito nel vivo e, ovviamente, un colpo di scena incombe… È disponibile su Amazon a 1.03€.

Il secondo racconto, più lungo e articolato ma dal ritmo comunque avvincente, “Il grande attacco”, prospetta un cambio radicale di ambientazioni e temi: siamo a Berlino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, ossia il momento di maggiore caos del conflitto, e il protagonista, il coreano Ri Song Gun, è a suo modo un osservatore imparziale, che vorrebbe solo concludere il proprio incarico di spionaggio e portare a casa la pellaccia. Questa prospettiva peculiare, alquanto divergente dalla tipica letteratura bellica, serve da una parte a permettere una maggiore identificazione del lettore nella storia, e dall’altra a poter raccontare l’orrore della guerra da un punto di vista, a modo suo, imparziale. È disponibile su Amazon a 1.99€.

Dare Vita, Dare Morte, terzo racconto, è in qualche modo paragonabile al primo; anche qui l’ambientazione fantascientifica reinterpreta in modo originale e spiazzante una storia che già conosciamo: quella di Godzilla, qui con il nome di “kaiju”, che minaccia una metropoli moderna chiamata Tokyo, ma su un pianeta di fango. C’è inoltre un parallelismo con il secondo racconto: anche in questo caso il protagonista sembra un pesce fuor d’acqua, un’ex modella che si trova incaricata a salvare la città dal mostro, una prospettiva spiazzante che consente all’autore di giocare con gli stereotipi del genere per raccontare la sua versione della storia. È disponibile su Amazon a 1.99€.

In chiusura: i racconti di Kenji Albani rappresentano una gradita ventata di aria fresca (perdonatemi il cliché) nel panorama della letteratura di genere italiana: a mio giudizio è sempre buona cosa sostenere autori promettenti nelle loro prime opere, se queste sono valide, e ognuno di questi tre racconti, a seconda dei vostri gusti, potrebbe essere una buona occasione per dargli una chance! Non trovate?