Abbiamo già dedicato un articolo riguardante la crescita di vari blog letterari sul web, nati per passione o con obiettivi professionali, che danno consigli sul vasto mondo dell’editoria e che conquistano la fiducia dell’utente, che si affida al bookblogger prima di acquistare, per esempio, un libro piuttosto che un e-book.

Ma come fanno i bookbloggers a farsi trovare dagli utenti che stanno cercando un’opinione riguardo un tomo o semplicemente vogliono restare aggiornati su tutte le uscite letterarie e le relative novità? Con la SEO, ossia Search Engine Optimization – l’ottimizzazione sui motori di ricerca – la disciplina attraverso la quale il nostro blog o sito compare nelle prime posizioni della SERP, ovvero l’insieme dei risultati restituiti dal motore di ricerca quando lo si interroga.

Anche per questo argomento avevamo scritto questo articolo, nel quale vi introduciamo la SEO e come applicarla al vostro blog. In questo articolo puntiamo, invece, ad approfondire i fattori di posizionamento SEO più rilevanti per le aziende italiane e per questo, abbiamo preso spunto dalla ricerca “SEO Trends 2018” di Digital Coach – società specializzata nella formazione digitale a 360° – in cui vengono analizzati i più importanti fattori che influenzano la famigerata SEO e quanto è importante il loro ruolo per rendere visibile e in prima linea il nostro blog.

Siete curiosi di scoprire i più importanti e utili fattori per dare visibilità al vostro blog o sito letterario? Vediamoli nel dettaglio!

Uno dei fattori di posizionamento SEO più rilevanti e in crescita rispetto al passato è la “Search Intent”, ovvero la comprensione e soddisfazione del bisogno o intenzione di ricerca dell’utente sul web, al fine di creare contenuti che rispondano a domande precise da parte dell’utente, quali ad esempio “che cosa vuole sapere/ricerca l’utente”? oppure “qual è l’obiettivo della sua ricerca?”. Nella predisposizione dei contenuti del nostro blog o sito letterario, dovremo pertanto tenere in considerazione l’intento dell’utente che potrà essere, ad esempio, di tipo informativo, commerciale o puntuale.

Vediamo alcuni esempi per capire meglio cosa si intende per Search Intent: se l’utente indicherà nella ricerca “miglior libro di grammatica inglese”, è chiaro che quest’ultimo sia ancora nella fase di raccolta informazioni; dovremo pertanto rispondergli con dei contenuti ricchi di informazioni e auspicabilmente con confronti tra le caratteristiche di più prodotti. Se l’utente ricercherà invece “prezzo ultimo libro di ….. (nome autore)” l’intento che traspare è quello di effettuare un acquisto e pertanto trovare il miglior offerente.

Un altro fattore che piacerà ai bookbloggers è il fattore “Semantica”: tutti i termini correlati al contenuto che stiamo scrivendo e che aiutano il motore di ricerca a capire di cosa tratta il nostro articolo. L’utente può infatti interrogare Google con termini diversi da quelli a cui noi pensiamo o usiamo tutti i giorni. Anche questo fattore sta crescendo di importanza, quindi tenetelo bene a mente quando scrivete sul vostro sito!

Per esempio, prendendo in considerazione la parola “libro”, il relativo campo semantico include parole chiavi come: “romanzo, favola, poesia, racconto, fiaba, diario, lettera, biografia, etc…”. E’ quindi opportuno inserire le keywords (parole chiavi) che rientrano nel campo semantico della focus keyword (parola chiave principale) all’interno dell’articolo che andremo a scrivere, in prossimità di quest’ultima.

Anche i “Media” (foto, video) fanno la loro parte nei vostri articoli: interessano di più il lettore, rendono i testi più fruibili e ne alleggeriscono la lettura. Questo ci porta all’ultimo trend SEO in crescita che analizzeremo: la “Mobile Experience”!

Il tuo blog o sito è ottimizzato per esser letto in modo scorrevole da mobile o da un tablet? Se non lo è, corri ai ripari! Google infatti penalizza i siti che si caricano lentamente o che si visualizzano difficilmente da mobile, in quanto siamo sempre più dipendenti da smartphone e leggiamo da essi. Non dimenticare che un utente può, per esempio, cercare una recensione di un libro dopo averlo notato in un autogrill: lo cerca da mobile in quanto vuole sapere in fretta se comprarlo o meno, e ha solo lo smartphone come mezzo a disposizione con una connessione ad Internet.

Infine, riportiamo anche due fattori importanti per la SEO del nostro blog ma che risultano però come trend in contrazione rispetto al passato: la “Ricchezza del contenuto” e la “Freshness”.

Per “Ricchezza del contenuto” intendiamo la lunghezza dei vostri post e l’approfondimento di un argomento in essi. È chiaro che la lunghezza e l’approfondimento di un articolo possano variare da blog a blog, dati i diversi target a cui ci si rivolge. Il pubblico del nostro sito può infatti preferire articoli di una certa lunghezza dato l’argomento oppure preferire articoli mordi e fuggi per la mancanza di tempo, spesso dovuta dal fatto che la visualizzazione di essi viene svolta da tablet o cellulare, mentre si sta andando/tornando da lavoro o nelle brevi pause che si hanno nel corso della giornata.

Non possiamo certo consigliarvi di scrivere contenuti né troppo lunghi per non annoiare l’utente, né troppo corti per evitare di non spiegare al meglio il tema scelto, sarebbe come aver scoperto l’acqua calda! Prestate attenzione al vostro pubblico, alle esigenze ed aspettative dei vostri lettori e mettetevi nei loro panni al fine di creare un contenuto quanto più in linea a quanto loro cercano. Un’ottima azione per evitare di scrivere troppo, divenendo prolissi o troppo specifici, è quella ad esempio di inserire link di approfondimento nell’articolo che stiamo scrivendo che riportino ad altri contenuti specifici. In questo modo permetterete all’utente di essere libero di approfondire o meno la questione se ne avrà tempo e voglia.

Infine parliamo di “Freshness”, ossia la pubblicazione sul sito di articoli recenti e con una certa frequenza: scopriamo dalla ricerca che la “freschezza” dei contenuti è un fattore sempre meno rilevante per la SEO: non importa aver articoli pubblicati ogni giorno, ma contenuti importanti per l’utente! Sono infatti la qualità e l’attinenza del contenuto a fare la differenza. Per esempio, posso scrivere più articoli riguardanti lo stesso argomento così da pubblicare molti post sul mio blog, ma non riuscire comunque a spiegare bene il tema trattato o aiutare il target che leggerà i post a chiarirsi le idee. Meglio, quindi, evitare di redigere troppi articoli simili tra loro, ma piuttosto pochi e con contenuti realmente utili per l’utente finale.

Ora che sapete come dar visibilità ai vostri blog o siti, siete pronti a mettervi all’opera?