Ok, sono già passati quasi 20 giorni dalla #selfpubchat con StreetLib (ex Narcissus) e Michele Pinto di Wizard e Blackholes, ma con un tempismo degno da Ferrovie dello Stato vogliamo riproporvi parte di quel vivace dibattito (qui la trascrizione completa) . Il social network dai famosi 140 caratteri non serve infatti solo per spammare link o condividere frasi sagaci, ma anche per coinvolgere vari esperti, appassionati o semplici curiosi per confrontarsi su un tema specifico.
Nel nostro caso, il dibattito era intitolato “Self-Publishing o casa editrice” e sapevamo fin da subito quale sarebbe stato il responso generale, ovvero un “Perché non entrambi?”. Più interessante però, a nostro giudizio, le motivazioni dietro questa logica, e i vari spunti di approfondimento emersi. Ora, sarebbe fin troppo facile ricamare un articoletto sfruttando l’arguzia altrui. Quindi vi riproponiamo una sintesi di quelli che sono stati i tweet più significativi per noi, giusto per darvi qualche suggestione.
D1: Elenca (almeno) 3 vantaggi principali dell’autopubblicazione rispetto alla pubblicazione classica via casa editrice.
@Stefano_IB: 1) Controllo in tempo reale delle vendite 2) Modifico il libro quando voglio 3) Contatto diretto coi lettori
@michelepinto: un buon editore deve essere supporto nel contatto con il lettore
@marubuo: Il #selfpublishing permette di gestire dall’A alla Z il tuo libro con i rischi e vantaggi che possono derivarne
@Ndedizioni er gli autori il dialogo con i lettori sui social è molto importante (e giustamente!)
@MichelepintoGli editori devono spingere gli autori più pigri a incontrare i lettori. E vi assicuro che ce ne sono di autori pigri!
D2: Elenca (almeno) 3 vantaggi principali della pubblicazione via casa editrice rispetto all’autopubblicazione.
@Orazio_nelson Se l’editore è uno che investe:1)il supporto di un buon editor,2)progetto grafico dedicato,3)promozione
@axendr: Maggiore pubblicità e facilità nel partecipare ad eventi; consigli sulle scelte; zoccolo duro di lettori
@Caillean85: Possibilità di interazione diretta con il lettore è tra più grandi opportunità offerti dai social network
@Valeria_Oggero: forse una promozione autore – editore in contemporanea può avere maggiori risultati piuttosto che una sola delle due
D3: Autore ibrido: perché (o perché no) un autore dovrebbe considerare contemporaneamente entrambe le opzioni? #selfpubchat
@anncleire quello che serve ad un autore principalmente è l’editing esterno, di qualcuno che non sia un suo parente.
@lordmax10: Sì, decisamente sì. perché permette di crescere e imparare di fianco a chi già conosce il mestiere
@menstechnica bisogna essere razionali, alcuni progetti funzionano meglio con editori, altri con self publishing
@Ndedizioni Altro tema emerso: problemi di comunicazione con l’editore. Per fortuna non è sempre così!
@Narcissus_Ita ci sono generi che funzionano meglio con il #selfpub o viceversa con l’editoria trad?
D4: Auto-promozione: come e cosa cambia (se cambia) dall’autopubblicazione all’editoria tradizionale?
@Ndedizioni: la promozione con l’editore è come giocare a briscola a coppie. Senza collaborazione si perde!
@axendr: ottima strategia,far affezionare il lettore all’editore garantisce risultati sia per loro che per gli scrittori
@anncleire: secondo me a certe CE sfugge ancora il concetto di community sui social e il passaparola virtuale
@michelepinto: Far affezionare il lettore all’editore è difficilissimo. Si fa puntando sulla qualità. I risultati arrivano col tempo
@maruobuo: Credo che il successo di un libro dipenda al 90% da due fattori: contenuto che attira in breve tempo e copertina
D5: Lascerei una casa editrice per passare all’autopubblicazione (o viceversa) se…
@Ndedizioni: chi lascia casa editrice per autopubblicazione spesso lo fa per lacune dell’editore a livello promozione e comunicazione
@michelepinto: Un buon editore se mette dei paletti e dei vincoli è per il bene dell’opera.
D6: Self Publishing vs Casa editrice. Autopubblicazione sempre e solo come alternativa o anche opportunità?
@Ndedizioni: a prescindere da scelta self o editore: senza impegno, disponibilità e pazienza il successo non arriva
@Eassoluto: #selfpub come luogo di sperimentazione e di inizio.
@axendr: Per uno scrittore è fondamentale avere ed aggiornare:Blog, Pagina FaceBook, Mailinglist, twitter
@lordmax10: selfpub come scelta di eccellenza personale, se ripiego è fallimento automatico.
@PasserinoEditor: Il selfpublishing è una via interessante anche dal punto di vista di un editore, si possono scoprire dei talenti.
E voi che ne pensate? Volete aggiungere un vostro “tweet” anche fuori tempo massimo? No problem, ci sono i commenti!
Come pubblicare con noi – Servizi Editoriali per il self-publishing
Interessante dibattito. Anche se, a mio parere, la vera questione è cosa fare prima o dopo. MI spiego meglio: sono vari i casi in cui un piccolo autore self-publishing in seguito è stato preso da una media-grande casa editrice (negli Stati Uniti ma non solo). Il self-publishing può essere uno strumento di promozione del tuo lavoro, considerando quanti manoscritti attualmente arrivano sui tavolini delle case editrici (medie, grandi e piccole) e i ristretti budget (a parte due o tre). Oggi, ma ancora di più domani e dopodomani, le case editrici punteranno su autori che hanno già un loro pubblico e che sanno cosa è il marketing editoriale e come farsi promozione. Cosa ne dite?
Vero, è sempre più comune (beh, ovviamente per i casi di successo) che si parta col self-publishing e si arrivi al grande editore. Infatti con ogni probabilità in futuro non esisteranno più autori che si autopubblicano e basta e autori che pubblicano solo con editore, come oggi.
Io ho provato tutt’e due e son rimasta delusa da entrambi. Il problema non è con chi pubblicare ma chi ti pubblica e ti promuove sul serio. Ho trovato che sia i siti editoriali che gli editori trascurano questo aspetto importante e spesso non conoscono nemmeno le leggi del marketing. Noi scrittori non possiamo fare altro da quello che è il nostro lavoro e quindi alla fine veniamo lasciati a noi stessi per quanto riguarda la promozione. Trovo dunque che la questione fondamentale non sia con chi pubblicare ma appunto chi sa fare meglio il suo lavoro riguardo la pubblicazione e anche la promozione.