Articolo a cura di Chiara Zanini, autrice del romanzo di fantascienza “Fernweh”

Dopo avervi detto tutto sul mio personale non-metodo (se ve lo siete persi, lo trovate qui), mi getto a capofitto nell’argomento spinoso della ricerca delle idee per la scrittura; ma stavolta, vi chiedo di partecipare, di costruire insieme a me una sorta di articolo collettivo. Perché nell’oceano delle idee faccio ancora fatica a navigare: a volte filo via senza freni, incalzata dal magnifico vento dell’ispirazione, altre incappo in un periodo di bonaccia, e quella barchetta malridotta che è la mia scrittura si arena in una zona dai fondali bassi, da cui non riesco a disincagliarmi.

Per cui, ben vengano commenti e spunti di riflessione. Perché nella scrittura, come nella vita, c’è sempre da imparare.

Ho provato di tutto per liberarmi dalla palude in cui si impantanano gli scrittori a corto di idee. Ho trascorso giornate intere fissando il soffitto o un foglio immacolato in cerca d’ispirazione (no, suvvia. Diciamo un minuto o due. Per me, che sono una tipa frettolosa & frenetica, un tempo più che sufficiente). Mi sono messa a stirare, l’attività che più detesto al mondo, sperando che mi aiutasse a sbloccare la mente (in effetti, è andata così. Leggete fino in fondo e capirete come ho fatto). Nei casi più disperati, mi sono ostinata a ripetere dentro di me il mantra “voglio un’idea voglio un’idea voglio un’idea” (senza alcun risultato. Non provateci: questo sistema, provato e testato per voi, non funziona).

Poi, è arrivato il momento della svolta. Ho cercato di capire cosa mi bloccava e intuito che, se volevo rendere il processo creativo meno faticoso, dovevo rimboccarmi le maniche: così, mi sono data una mossa e ho compilato un mio personale decalogo per trovare idee (che, per inciso, somiglia da vicino a un decalogo per imparare a vivere bene; perché, secondo me, si scrive al meglio di se stessi solo quando si è davvero felici. Per cui… meraviglia! Con un solo articolo avrete in mano una lista valida per risolvere entrambi i problemi). Funziona, se non sempre almeno spesso: seguendo di volta in volta uno dei punti dell’elenco, nei momenti di vuoto creativo sono riuscita a elaborare talmente tante idee che fatico a scriverle tutte.

Il segreto sta nell’imparare a essere liberi con metodo. Svagati ma con un obiettivo. Sognatori a occhi aperti, ma capaci a un certo punto di tirare le fila dei propri pensieri e mettersi al lavoro. Perché sarebbe bello pensare di avere a disposizione una vita intera, ma noi scrittori in erba, se vogliamo andare da qualche parte, non abbiamo tutto questo tempo. Non possiamo limitarci a sognare: qualcosa dobbiamo anche produrlo, prima o poi.

Sto per partire con la lista, non temete. Ma prima di tutto, sono necessarie alcune premesse: tre regole imprescindibili.

idee per scrittori 1

Regola di Base n. 1: portatevi sempre dietro un quaderno. Il più bello possibile: nero e senza un disegno se siete rigorosi, fiorito e ricoperto di ghirigori se vi sentite più eccentrici. L’importante è che sia vostro e solo vostro, e che l’abbiate sempre a portata di mano. Vietato mostrarlo a mamma, sorella e zia: su questo notes, voi siete liberi di buttare giù tutte le idee che potrebbero venirvi in mente. Se sapete già che mamma ve lo trafugherà per dare una sbirciata ai vostri abbozzi di idee, potete star certi che liberi non vi sentirete mai.

Quando un’idea fa capolino nella vostra mente, scribacchiatela subito. Se cedete all’indolenza e aspettate un minuto di troppo, rischiate di perderla per sempre.

Regola di Base n. 2: dovete scrivere ogni giorno. Non so come siete fatti voi (visto che sono una tipa curiosa per natura, vorrei aprire un sondaggio in merito). Se siete come me, tenderete alla pigrizia: se anche per un giorno solo non accendete il pc, lasciate penna e quaderno a macerare nella borsa, vi spaparanzate sul divano davanti alla televisione e spegnete il cervello, siete fritti. Per cui, dichiarate guerra all’inerzia e sforzatevi di tirar fuori qualcosa ogni giorno, per quanto brutto, sciatto, illeggibile possa essere. Come l’appetito vien mangiando, la scrittura vien scrivendo.

Regola di Base n. 3: una volta cominciato, non fermatevi finché non vi pare di aver scritto tutto quello che avevate da dire sull’argomento, racconto breve o romanzo interminabile che sia. Io tengo sempre in piedi diverse storie contemporaneamente: un giorno lavoro su una, quello successivo su un’altra, a seconda dell’ispirazione. In questo modo, ho sempre parecchio materiale a disposizione da terminare o rielaborare quando, nei momenti di sfinimento, il cervello precipita in un buco nero e non c’è verso di cavarne fuori qualcosa di decente.

Bene. Enunciata la triade di Regole di Base, è il momento del decalogo.

Dunque, partiamo.

  1. Primo suggerimento (lo so, vi spiazzerò): siate sensuali.

idee per scrittori 4Concentrarvi sull’effetto della brezza sulla vostra pelle, quando d’estate camminate in riva al mare. Se gustate un pezzetto di cioccolata (sappiatelo: neanche il tempo di scrivere la parola e mi sono alzata per aprire la dispensa. Il buon Pavlov aveva ragione), imponetevi di farlo con la dovuta cura, prestando attenzione a ogni sfumatura di gusto. Imparate a distinguere un fiore dall’altro (rose, garofani, dalie, tulipani, giacinti, e via così), un sapore dall’altro (amaro, aspro, dolce, salato eccetera), le diverse sfumature di colore (magenta, pervinca, ardesia. O blu comando stellare. Esiste, lo giuro. E già da solo mi fa venir voglia di scrivere un racconto).

Perché, tutto questo? Prima di tutto perché sarete più rilassati e imparerete a gustarvi la vita. E poi perché sarete mille volte avvantaggiati, quando vorrete scrivere un racconto o un romanzo. La vostra scrittura acquisirà precisione e sarà più suggestiva. Senza contare, poi, che vi basterà sedervi alla scrivania, rievocare quella bellissima passeggiata in alta montagna, quando vi siete fermati a un passo dallo strapiombo e vi siete incantati a osservare quel panorama mozzafiato, inserirci un paio di personaggi e sarete a posto. Non avrete altro da fare che descrivere quello che avete sentito/annusato/toccato in un momento in cui vi sentivate davvero vivi.

  1. Leggete tanto. Ma proprio tanto.

Spero che ci sia, tra voi, qualche anima pia che ama leggere. Se è così, ne sono felice e mi sento meno sola (anche se, mi spiace dirvelo, apparteniamo a una specie in via d’estinzione).

Potrebbe sembrare un consiglio ovvio, per chi ha la stravagante fissazione di diventare un (bravo) scrittore, di leggere tutto ciò che è mai stato pubblicato dall’età della pietra in poi. Eppure in tanti provano a trasformarsi in tuffatori ancora prima di imparare a nuotare; il risultato quale può essere, secondo voi? Semplice: se per un caso fortuito non ci si spezza il collo nell’impatto con l’acqua, ci si dibatte, si cerca di nuotare alla meno peggio, ma di certo non si fluisce via con uno stile impeccabile. Se non leggete, mettervi a scrivere sarà molto più difficile, per voi.

Dovete diventare come i bambini che si scambiano le figurine: entrare in libreria e dire “celo, celo” ogni volta che vi avvicinate a uno scaffale ricolmo di libri. Soprattutto, non vi dovete accontentare di una lettura veloce (se proprio voi la suspense non la sopportate, e come me vi viene l’orticaria per la frustrazione ogni volta che siete costretti a chiudere un romanzo ma morireste dalla voglia di proseguire, vi autorizzo a dare una prima lettura veloce per sfogare la vostra ansia da conoscenza; ma poi, mi spiace, dovrete ripartite dall’inizio).

Soffermatevi, se non su ogni parola, almeno su ogni frase. Vedete dentro di voi quello che l’autore sta scrivendo. Chiedetevi: “come mi sarei comportato, se mi fossi trovato nella stessa situazione del personaggio X? Sarei stato più coraggioso? Più codardo? Più istintivo?”. Appropriatevi in qualche modo della storia: rendetevi conto di quali sono i colpi di scena che vi hanno fatto fremere per l’entusiasmo, quali descrizioni vi sono parse più appropriate. Dopodiché, trasformate la trama in qualcos’altro, qualcosa di nuovo. Elaborate un finale diverso. Calate il protagonista in un altro ambiente, enfatizzatene i tratti che vi sono piaciuti di più; con questo procedimento, oltre a divertirvi, vi allenerete a inventare.

Credetemi: una lettura attenta metterà in moto gli ingranaggi del vostro cervello. Spalancherà dentro di voi delle porte che non credevate nemmeno di avere. Vi affaccerà su panorami che non conoscevate.

Detto in poche parole, vi stimolerà come nessun’altra attività al mondo.

Piaciuta questa prima tranche di decalogo? Bene!

Se siete curiosi di andare avanti, vi aspetto nella prossima parte: “I 4 suggerimenti fondamentali”!