Che cosa ci fa un editore digitale in una fiera del libro? Questa è la domanda che in molti si ponevano, e a cui noi nel nostro piccolo abbiamo cercato di dare una risposta.

Il Pisa Book Festival, la terza rassegna di editoria in italia per numeri dietro al Salone di Torino e a Più libri più liberi di Roma, ci è sembrata l’occasione giusta per organizzare il nostro primo vero stand. Un ambiente vivace, non troppo caotico, frequentato da tanti addetti ai lavori e appassionati di lettura, scrittura e editoria. Un bel posto per farsi conoscere e fare network, insomma. Tra panel con ospiti di rilievo o tematiche di forte interesse (anche relativi all’editoria digitale, bravi!) di carne al fuoco ce n’era. 2014-11-08 11.33.02

 

Noi eravamo molto emozionati all’idea della nostra prima fiera, del nostro primo stand, ma anche un po’ preoccupati: ma ci toccherà stare lì per 30 ore a ricevere occhiate malevoli dai presenti? Commetteremo errori facendo brutte figure? I puristi della carta si ergeranno con violenza contro i “barbari del digitale” (cit. La Repubblica e Baricco)? Per fortuna, niente di tutto ciò. Invece, abbiamo visto riscontrato interesse e curiosità nei nostri confronti, o persino complicità ed entusiasmo, da parte delle tante persone che si sono fermate presso il nostro stand per conoscere i nostri titoli, comprare le nostre ebookcard o anche solo fare quattro chiacchiere. Ci siamo sentiti accolti, benvoluti, grazie anche alla simpatia dei toscani. E non è una cosa banale. Abbiamo lasciato a Pisa un bel po’ di volantini oltre a un discreto numero di ebookcard e ci siamo portati a casa tanti contatti, incoraggiamenti e sorrisi: non ci pare così poco, in fondo.

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Le nostre brillanti trovate di marketing, apprezzate soprattutto dai figli degli altri editori

L’unica critica che ci sentiamo di fare è ai giovani. Praticamente inesistenti i teenager in fiera, e rari anche i 20-30 enni. Se abbiamo attirato l’attenzione da parte del pubblico “maturo”, cosa che non ci aspettavamo, l’unica che ci ha detto con  una punta di disprezzo “Ah, gli ebook proprio no! A me piace sfogliare!” è stata una ragazza sui vent’anni. E quindi, giovinastri, potete fare di meglio, direi.

Qualche “perla di saggezza” emersa dalle chiacchiere con il “pubblico”.

  • Voi siete il futuro (ripetuto diverse volte. Occhio, che potrebbe portare sfiga)
  • Mi hanno regalato il Kindle/Kobo/Sony e da allora non riesco a farne a meno
  • Siete proprio coraggiosi, bravi!
  • Ma sei tu Lorenzo Sartori? Posso fare una foto con te? (non pensavo che Lorenzo avesse già le sue fan, trema Justin Bieber!”)
  • Questo sono gli stand del futuro, brevettateli (ci stiamo seriamente pensando)
  • L’ebook è come il vestito di tutti i giorni
  • Ma come faccio a infilare queste cartoline dentro quell’affare? (intendendo le ebookcard nel Kindle)

 

Un saluto particolare a Tutto Mondo News, Radio Eco, Il Momento di Scrivere, Radiocicletta, Giuseppina Bruno e a tutti coloro che ci hanno fatto compagnia e supportato: grazie!!

grupponde

E ovviamente, grazie agli autori che sono venuto da Roma per sostenerci: Ilaria Pasqua e Gianluca Malato!