Che cosa ci fa un editore digitale in una fiera del libro? Questa è la domanda che in molti si ponevano, e a cui noi nel nostro piccolo abbiamo cercato di dare una risposta.
Il Pisa Book Festival, la terza rassegna di editoria in italia per numeri dietro al Salone di Torino e a Più libri più liberi di Roma, ci è sembrata l’occasione giusta per organizzare il nostro primo vero stand. Un ambiente vivace, non troppo caotico, frequentato da tanti addetti ai lavori e appassionati di lettura, scrittura e editoria. Un bel posto per farsi conoscere e fare network, insomma. Tra panel con ospiti di rilievo o tematiche di forte interesse (anche relativi all’editoria digitale, bravi!) di carne al fuoco ce n’era.
Noi eravamo molto emozionati all’idea della nostra prima fiera, del nostro primo stand, ma anche un po’ preoccupati: ma ci toccherà stare lì per 30 ore a ricevere occhiate malevoli dai presenti? Commetteremo errori facendo brutte figure? I puristi della carta si ergeranno con violenza contro i “barbari del digitale” (cit. La Repubblica e Baricco)? Per fortuna, niente di tutto ciò. Invece, abbiamo visto riscontrato interesse e curiosità nei nostri confronti, o persino complicità ed entusiasmo, da parte delle tante persone che si sono fermate presso il nostro stand per conoscere i nostri titoli, comprare le nostre ebookcard o anche solo fare quattro chiacchiere. Ci siamo sentiti accolti, benvoluti, grazie anche alla simpatia dei toscani. E non è una cosa banale. Abbiamo lasciato a Pisa un bel po’ di volantini oltre a un discreto numero di ebookcard e ci siamo portati a casa tanti contatti, incoraggiamenti e sorrisi: non ci pare così poco, in fondo.

Le nostre brillanti trovate di marketing, apprezzate soprattutto dai figli degli altri editori
L’unica critica che ci sentiamo di fare è ai giovani. Praticamente inesistenti i teenager in fiera, e rari anche i 20-30 enni. Se abbiamo attirato l’attenzione da parte del pubblico “maturo”, cosa che non ci aspettavamo, l’unica che ci ha detto con una punta di disprezzo “Ah, gli ebook proprio no! A me piace sfogliare!” è stata una ragazza sui vent’anni. E quindi, giovinastri, potete fare di meglio, direi.
Qualche “perla di saggezza” emersa dalle chiacchiere con il “pubblico”.
- Voi siete il futuro (ripetuto diverse volte. Occhio, che potrebbe portare sfiga)
- Mi hanno regalato il Kindle/Kobo/Sony e da allora non riesco a farne a meno
- Siete proprio coraggiosi, bravi!
- Ma sei tu Lorenzo Sartori? Posso fare una foto con te? (non pensavo che Lorenzo avesse già le sue fan, trema Justin Bieber!”)
- Questo sono gli stand del futuro, brevettateli (ci stiamo seriamente pensando)
- L’ebook è come il vestito di tutti i giorni
- Ma come faccio a infilare queste cartoline dentro quell’affare? (intendendo le ebookcard nel Kindle)
Un saluto particolare a Tutto Mondo News, Radio Eco, Il Momento di Scrivere, Radiocicletta, Giuseppina Bruno e a tutti coloro che ci hanno fatto compagnia e supportato: grazie!!

E ovviamente, grazie agli autori che sono venuto da Roma per sostenerci: Ilaria Pasqua e Gianluca Malato!
e quindi? queste benedette cartoline come si infilano nel mio kindle? 😉
Ci piacerebbe capirlo, a me è rimasta incastrata la cartolina del libro di barzellette su Totti e posso leggere solo quello!
“Ah, gli ebook proprio no! A me piace sfogliare!”. Generazione Peppa Pig…
Io e il mio accompagnatore eravamo tra “i rari 20-30enni”! Almeno quello XD
Comunque grazie dei complimenti ai toscani e grazie a voi: siete stati simpatici e disponibili! 🙂
ma per segnare le pagine faccio le orecchiette? :-p ciao stupendi!
Ci vuole un gran fisico per piegare ebookreader e tablet però!!