Parlando di “ipnosi”, nella cultura popolare, spesso vengono in mente immagini in stile Disney di sciamani che fanno oscillare il pendolo per controllare la mente e le azioni del tapino di turno. In realtà, gli studi in materia sono assolutamente seri e con una tradizione secolare. Inoltre, conoscere alcuni principi di base del linguaggio ipnotico può essere molto utile, in quanto ci offre strumenti critici importanti per valutare i molti messaggi persuasivi che ci vengono sistematicamente indirizzati.
L’ipnosi non è quindi un argomento da sottovalutare e in “Absconditorum Clavis” l’autore Gualtiero Roveda, giornalista, avvocato e con un Master biennale della Scuola di ipnosi costruttivista AERF di Torino nel curriculum, lo affronta da vari punti di vista, mettendo in evidenza i punti di contatto con una molteplicità di discipline tra cui psicologia, PNL, linguistica e marketing. Ma, attenzione, non aspettatevi un “mattone” o un testo puramente concettuale: Roveda bilancia le parti teoriche con numerosi esempi, basati sulla storia della cultura, ma anche sulla quotidianità; non mancano nemmeno schemi e illustrazioni per contribuire a “spezzare il ritmo”.
Quello che vi aspetta con “Absconditorum Clavis – La chiave delle cose nascoste” è quindi un viaggio tra il passato e la modernità carico di suggestioni, stimoli e riferimenti concreti, per conoscere qualcosa di più sulle leggi che governano la comunicazione tra le persone.
Un libro ben documentato e fluido nell’argomentazione, la cui ricchezza di spunti lo rende adatto a chi vuole approfondire, per la propria professione, le tecniche di comunicazione suggestiva e a chi è semplicemente curioso di scoprire qualcosa di più sull’ipnosi e di abbattere i soliti pregiudizi.
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