Recensione a cura di Elisa De Bellis.
Nel ventunesimo secolo le pagine di un diario si leggono… sullo smartphone!
Di tutto si sarebbe aspettata Susan Taylor mentre ricercava sul cellulare del marito risposte che spiegassero il suo strano comportamento, ma sicuramente non fotografie di pagine di un diario, scritto da un uomo misterioso. Come resistere allora al richiamo dell’avventura e della ricerca della verità, nell’epoca in cui tutte le informazioni sono a portata di click e in cui basta un telefono per improvvisarsi detective?
«La curiosità è donna», sottolinea l’autore di “Oltre la barriera”, Filippo Mammoli, in questo suo secondo romanzo: infatti è grazie alle indagini di Susan, determinata signora dei giorni nostri, che un intricatissimo puzzle inizia a comporsi, tassello dopo tassello. …O meglio, pagina dopo pagina del diario di Lorenzo Rossi, fisico italiano detenuto presso il Penitenziario di Stato della Louisiana. Ignaro del fatto che le sue parole possano oltrepassare la barriera del carcere, Lorenzo racconta la sua vita da detenuto e affida alle pagine i ricordi più importanti della sua esistenza, svelando pian piano il motivo per cui è stato arrestato. La curiosità uccide il gatto, si suol dire, e questo potrebbe accadergli per davvero, in quanto condannato a morte per aver dato luce a una scoperta scientifica rivoluzionaria che potrebbe mettere in discussione tutto ciò in cui crediamo.
Il quadro della vicenda è presentato al lettore con una struttura bipartita: per ricostruire il mistero è necessario infatti seguire parallelamente le vicende dei due protagonisti. Da una parte Lorenzo, che scrive le pagine con disperazione, afflitto dall’idea di non lasciare altra traccia di sé nel mondo prima di morire, e dall’altra Susan, la quale, inizialmente voyeur e ignara lettrice, non solo si improvvisa detective ma diventa anche responsabile di decisioni di vitale importanza.
Grazie a uno stile semplice e particolarmente scorrevole, questo romanzo si legge tutto d’un fiato e riesce a coinvolgere, a stupire. La scelta stilistica di narrare la storia attraverso le pagine di un diario, inoltre, lascia spazio alla possibilità di affrontare delicate tematiche riguardanti la religione e di descrivere con semplicità anche le questioni scientifiche più complesse. In questo modo due punti di vista sul mondo, decisamente agli antipodi, vengono messi a confronto, al fine di sottolinearne gli eccessi e le conseguenze più estreme.
Il titolo, se inteso come metafora, è la chiave di volta del romanzo stesso.
La barriera è la prigione in cui è rinchiuso ingiustamente il protagonista, Lorenzo Rossi, ma è anche l’insieme degli ostacoli che Susan Taylor deve superare per scoprire la verità.
La barriera è la natura stessa, che può mostrarsi decisiva nell’ostacolare l’ambizione spesso pericolosa della scienza, ma è anche il pregiudizio, la chiusura mentale che può fermare il progresso.
Ma soprattutto, la barriera è ciò che l’essere umano dovrebbe valicare una sola volta e definitivamente: il confine tra la vita e la morte.
«Chi abbia provato a immaginarsi la rappresentazione della propria morte, non sarà più capace di guardare niente e nessuno nello stesso modo.»
Oltre la barriera” di Filippo Mammoli è disponibile su Amazon Kindle, Kobo Store e tutte le maggiori librerie digitali a 3,99€, e in formato cartaceo su Amazon a 9,99€.
Scrivi un commento