Fin dal titolo, si capisce che con “Jessica Ek: il killer delle Laureande”, l’autore Giovanni Haas è andato dritto al punto. E lo conferma la tensione narrativa che emerge sin dall’incipit, come anche il primo capitolo, che coinvolge da subito il lettore nelle vicende.
Jessica Ek, dalla Svizzera, si trasferisce in Italia per presentarsi al fratello che non ha mai conosciuto. Non è una giovane donna qualunque: ha la capacità di percepire non solo le emozioni, ma gli stessi pensieri delle altre persone, permettendole quindi di accedere persino ai loro ricordi. Questa abilità sovrannaturale, oltre a un’eccellente abilità analitica e a un’indole curiosa, la rende un’ottima investigatrice.
Inizialmente, l’obiettivo di Jessica è di ricostruire i misteri che avvolgono la sua famiglia e il suo stesso passato; nel corso delle sue ricerche, la giovane donna si ritroverà però coinvolta in un beffardo incrocio di destini, collegato a un orfanatrofio e all’istituto di ricerca da cui Jessica proviene e che nasconde un intrigo complesso, all’interno del quale sembra celarsi il fantomatico e geniale “Killer delle laureande”. Jessica, insieme ad altri investigatori, Matteo e Nico, anch’essi dotati di poteri sovrannaturali, che si trovano a vario titolo coinvolti nella vicenda, riusciranno a smascherarlo?
Gli elementi sovrannaturali, che risiedono nelle abilità psichiche di Jessica e di altri personaggi, sono ben contestualizzati all’interno della vicenda e pertanto risultano plausibili nel contesto e facili da comprendere per il lettore; sono sfruttati con efficacia dall’autore per gestire in maniera brillante l’intricato intreccio delle vicende.
Le tematiche trattate sono numerose (la famiglia, il rapporto tra passato, presente e futuro, il senso di appartenenza, l’etica nella sperimentazione scientifica…) ma tutte abilmente connesse tra loro all’interno di un intreccio dinamico e intricato. Proprio la complessità della vicenda a volte può spiazzare, ma l’autore è bravo a districare i fili della matassa, e la tensione narrativa facilita l’immersione nelle vicende. I personaggi sono numerosi, e nei primissimi capitoli il lettore a volte può sentirsi confuso da ciò, ma col dipanarsi delle vicende, la loro caratterizzazione risulta ben distinta e approfondita.
Il ritmo narrativo con cui vengono presentate le vicende è intenso, le descrizioni sono precise ma essenziali, vanno dritto al sodo. Lo stesso vale per i dialoghi tra i personaggi, concisi ma credibili; l’autore spesso li usa per centellinare al lettore le informazioni sui personaggi e sul contesto, evitando così di dover affidarsi agli “spiegoni”. All’immersione nella storia contribuisce anche la lingua usata dall’autore, che è asciutta, concreta, pulita, filtrata da volgarità superflue. In aggiunta, il romanzo risulta sostanzialmente corretto dal punto di vista formale e uniforme a livello stilistico.
In conclusione: l’uso sapiente da parte dell’autore di elementi sovrannaturali all’interno di un contesto tipico del thriller contemporaneo, una protagonista diversa dai cliché del genere e un intreccio complesso ma ben costruito, rendono “Jessica Ek” affine ai gusti degli appassionati del genere, ma con tratti di originalità che gli permettono di distinguersi. Considerato anche il prezzo “aggressivo” dell’ebook (solo 0.99€!), personalmente consiglio di provarlo a chiunque voglia provare un thriller un po’ diverso dal solito. È disponibile su Amazon, anche in formato cartaceo e, per gli interessati, in lingua spagnola.
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