“Il Paese dal cuore fumante” raccontato da Alberto Zella è Dragorma, quieto villaggio collinare come tanti altri nell’Italia degli ultimi anni ’70 . La storia è raccontata in prima persona da Davide, un giovane che un po’ per caso e un po’ per la sua innata curiosità finirà invischiato in una fitta rete di misteri e segreti, un’indagine nella quale finirà per innamorarsi, ma soprattutto per scoprire quello che gli adulti sono disposti a fare per il denaro e il potere, e che la vita non è mai così semplice come appare.
Il romanzo racconta due fasi di passaggio: quello dall’adolescenza all’età adulta del protagonista Davide, un ragazzone leggermente introverso, onesto ma non ingenuo, con più risorse di quelle che crede di avere, parallelo alla trasformazione già in corso di Dragorma, un tempo un paese contadino e ora prossimo alla “vecchiaia”, un percorso rafforzato da alcuni flashback che ne raccontano il passato, cioè l’infanzia e l’adolescenza. Le dinamiche sociali descritte nel romanzo sono quelle di un borgo italiano come tanti altri prima dell’arrivo della modernità con telefonini e computer. Non è tuttavia una visione puramente nostalgica e idilliaca: è vero che a Dragorma tutti conoscono tutti, ma il gioco delle apparenze cela spesso la vera natura delle persone. Più di un semplice luogo di sfondo, viene quindi da pensare che il vero protagonista del libro sia proprio Dragorma, come suggerisce peraltro lo stesso titolo.
Il cuore pulsante di Dragorma, “Il Paese dal cuore fumante”, è la fabbrica Intertubi, dove gli operai hanno col tempo sostituito i contadini, prevenendo il progressivo invecchiamento tipico dei paesi rurali, che tuttavia incombe. Per questo, intorno alla famiglia di industriali Francellari ruotano una serie di intrighi e segreti che tessono i fili dell’equilibrio sociale di tutto il paese.
Oltre alla descrizione realistica di Dragorma, un’altra peculiarità di “Il Paese dal Cuore Fumante” è l’ironia di fondo, che si percepisce costantemente attraverso il racconto in prima persona di Davide.. È il filtro attraverso cui vengono attribuiti giudizi spesso amari nei confronti dei personaggi che popolano Dragorma: fin dalle prime pagine, ad esempio nella scena iniziale del rosario, in cui attraverso la voce narrante del protagonista ci si fa beffa delle convenzioni sociali, si suggerisce l’idea degli adulti come cinici e opportunisti, e dei ragazzi come portatori di valori sani, anche se il giudizio morale è smorzato proprio dal tono ironico.
In tutto ciò, siamo accompagnati da una serie di figura dalla caratterizzazione ben definita: l’ubriacone, la pettegola, l’affarista, l’opportunista, e così via. Una fauna umana tipica affascinante proprio perché potrebbe essere quella di qualunque altro piccolo paese.
Il fascino del romanzo è proprio questo: una storia apparentemente poco originale, il percorso di formazione di un giovane tra innamoramenti e delusioni, cela tematiche di un certo spessore, come la consapevolezza del tempo che passa, il disincanto dell’età adulta, il velo di apparenza che cela le verità nascoste. Ciò non compromette il ritmo di lettura, che per tutte le quasi 300 pagine resta scorrevole, grazie anche all’ironia che pervade il testo e alleggerisce i toni. In sostanza, “Il Paese dal Cuore Fumante” è un romanzo ben scritto e gradevole, in cui l’introduzione dei personaggi e lo sviluppo della trama non si sviluppano in modo forzato ma attraverso scene di particolare fascino, tra le quali cito l’incontro di Davide con il “gigante”. Una storia nella quale i lettori più giovani si possono immedesimare nel simpatico protagonista, mentre quelli più maturi possono ritrovarsi nell’affascinante contestualizzazione di Dragorma.
L’ebook è reperibile sul sito dell’editore, Edizioni Esordienti Ebook, oppure su tutte le maggiori librerie online tra cui Amazon al prezzo di 2,50€.
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