Una citazione di Malcolm X (“La storia è la memoria di un popolo, e senza una memoria, l’uomo è ridotto al rango di animale inferiore”) è allo stesso tempo l’introduzione e la chiave di lettura di “Il Granello di Sabbia” di Pietro Bertino, un romanzo distopico che, a differenza di altre opere dello stesso genere più impegnate a indagare scenari possibili ma comunque lontani dalla nostra realtà, ci invita in primo luogo a una presa di coscienza sul nostro quotidiano, mostrandoci un futuro prossimo inquietante e, purtroppo, decisamente plausibile. E la credibilità di questo romanzo, oltre a evidenti punti di contatto con problemi attuali (il potere manipolatorio del web, le migrazioni e l’emergenza ambientale), è data dalle inequivocabili somiglianze tra la società descritta con i regimi fascisti, una pagina di storia certo non lontana, ma purtroppo spesso dimenticata o, peggio, ignorata. E quando il passato storico e il futuro finzionale si intersecano con il nostro presente, come ad esempio con la manipolazione delle fonti di informazione o la progressiva “istituzionalizzazione” dell’odio razziale e della misoginia, ne “Il Granello di Sabbia” giustificati tramite un’ideologia posticcia chiamata “perfettismo”, il campanello d’allarme suona più forte che mai, per chi lo vuole ascoltare.

L’interessante architettura narrativa del romanzo ci mostra al contempo le storture e gli orrori di una sovrastruttura politica molto vicina a una dittatura tecnocratica e sovranista, un’ipotetica “Confederazione del Nord” il cui muro che la separa dall’Italia del Sud ricorda un po’ quello sognato da Trump al confine con il Messico, e quindi la cronaca di oggi, e il progressivo percorso che ha portato a quel punto. Ciò avviene attraverso una serie di flashback nei ricordi del protagonista Marco Baldi, prima fiero oppositore del “Cittadino M” detentore del potere, e poi, anche a causa di lavaggi del cervello, sua inconsapevole pedina, intrappolata in uno spietato gioco di potere dove la politica, l’imprenditoria e la criminalità si spartiscono di comune accordo le fette della torta. Se quindi i temi di fondo sono quelli tipici del genere distopico, accumunando il romanzo con altri classici, come lo stesso “1984” di Orwell, la narrazione che procede su due binari paralleli è invece un elemento inedito, che ben si adatta a quello che è l’evidente obiettivo di “Il granello di sabbia”: dimostrare che una distopia non necessità di tecnologie future, alieni o robot per prendere potere e controllare la popolazione, ma sono sufficienti precise strategie manipolatorie che hanno ben poco di fantascientifico, e, purtroppo, molto di contemporaneo.

Come “disinnescare” quindi una temibile tecnocrazia che, dietro una facciata a metà strada tra il liberismo e il populismo, ha il controllo totale sulle informazioni e, di conseguenza, sulla vita delle persone? La soluzione prospettata da Pietro Bertino si basa, anche in questo caso, sulla consapevolezza del presente (una società che apparentemente sfrutta al massimo la tecnologia a vantaggio della vita quotidiana, ma che di fatto cancella la libertà personale e opprime il popolo, più o meno consapevole di non essere altro che un ingranaggio del sistema) e sul recupero della memoria storica: le dittature, del resto, sono sempre state sconfitte, e anche un sistema apparentemente perfetto può essere smantellato, appunto, da un singolo granello di sabbia,  se le persone che lo compongono prendono coscienza delle proprie potenzialità. Il Software (questo l’emblematico nome del “sistema” usato dal Cittadino M per controllare la popolazione) può offrire opportunità come celare grosse insidie, ma anche in una società tecnocratica e opprimente, l’uomo ha ancora margini di azione e autoespressione, se trova il modo per sfuggire alle catene invisibili del potere: questo è uno dei messaggi chiave del libro.

Pessimismo e angoscia, speranza e possibilità di redenzione coesistono quindi nello scorcio di futuro prossimo immaginato da Pietro Bertino, raccontato attraverso una narrazione vivace, appassionante, ricca di personaggi ben strutturati e di colpi di scena. Un romanzo ben congegnato per stile e contenuti che, per merito della sua stessa struttura narrativa a cavallo tra passato, presente e futuro, oltre che alla ricchezza di temi di forte attualità e al ritmo di lettura avvincente, simile a quello di un thriller, si rivolge non solo agli appassionanti di romanzi distopici, ma a tutti i lettori di narrrativa contemporanea. È disponibile in cartaceo ed ebook su varie librerie online, tra cui Amazon.