Un ragazzo solitario della nostra epoca che improvvisamente finisce in una specie di campo scout per giovani sovietici negli anni ’80, e che non ha idea di come tornare alla sua vita normale: questo, in due righe, il presupposto narrativo di Everlasting Summer, apparentemente la più classica delle visual novel; in base alle scelte che facciamo durante la nostra settimana di permanenza del campo, finiamo per approfondire la conoscenza con una delle varie ragazze che lo popolano. Ma la creazione di Soviet Studios (che, ve lo dico subito, è completamente gratuita, anche per dispositivi mobile!) è molto di più di una banale dating sim, e l’ignaro lettore che si aspettava dialoghi ammiccanti e scenette sconce si ritroverà invece in un turbinio di enigmi apparentemente irrisolvibili degni di un film di Cristopher Nolan! Ma torniamo un attimo indietro…

Sì, l’atmosfera malinconica/nostalgica è uno dei suoi punti forti

La popolarità fuori dal Giappone di Visual Novel come Clannad, Steins Gate e Fate/Stay Night è cresciuta progressivamente negli ultimi anni tra le comunità di appassionati di animazione nipponica sul web; c’era da aspettarsi che anche qualche team di sviluppo occidentale provasse a reinterpretarne la formula e a ripercorrerne il successo… solo che non è mica così facile come sembra! Dopo gli ottimi risultati di Four Leaf Studios con l’ormai celebre Katawa Shoujo, un caso di successo arriva quindi dalla fredda Russia e da un team di sviluppo ironicamente chiamato Soviet Studios

Dall’inizio, in Everlasting Summer sembra evidente la volontà da parte degli sviluppatori di adattare i cliché delle VN nipponiche all’ambientazione “sovietica”: invece del classico liceo, qui il contesto è un campo estivo di Pionieri, associazionismo giovanile tipico dei paesi comunisti. Anche il cast dei personaggi sembra rispettare le consuetudini: il protagonista, il venticinquenne Semyon che si ritrova negli anni ’80 e nel corpo di un adolescente, è imbranato (ma non troppo) e pieno di paranoie, poi c’è la ragazza diligente e volenterosa (Slavya), quella timidina e misteriosa (Lena), il maschiaccio impertinente (Ulyana), quella ammiccante e fuori di zucca (Alisa) e così via. Ma se Everlasting Summer altro non è che un’imitazione in stile russo di stereotipi già visti e stravisti, perché dovrebbe valer la pena leggerlo, anche se è gratis? Eh, abbiate fede, ci sarà pure un motivo se l’ho scelto per una recensione invece di tante altre VN dozzinali…

Si capisce che sono russi, eh?

Man mano che ci si addentra nella sua storia, ES rivela man mano che, dietro all’aspetto “rassicurante” e alle convenzioni un po’ banalotte del genere, c’è molto altro. I personaggi che popolano il campo dei Pionieri si comportano spesso in modo bizzarro, accadono eventi inspiegabili… per non parlare di alcune delle sottotrame che è possibile sbloccare in base alle scelte del giocatore, che vanno dal mistery al thriller psicologico o… al vero e proprio horror! Sì, anche qui c’è la classica struttura da dating sim, in cui le scelte che facciamo nella prima parte del gioco decidono il “percorso” con una delle ragazze con due corrispettivi finali, uno positivo e uno negativo per ognuna. Eppure, sembra che gli scrittori vogliano prendere in giro il lettore, con una serie di considerazioni metareferenziali e in generale creando aspettative per poi tradirle!

Insomma, Everlasting Summer dimostra di saper sfruttare le varie implicazioni di un presupposto accattivante: perché Semyon si ritrova in un campo per giovani sovietici degli anni ’80? È un classico viaggio nel tempo? Una realtà parallela? Un incubo? Un set cinematografico? A ogni possibile risposta (e ad altre ancora più bizzarre che non vi spoilero) corrisponde uno degli oltre dieci finali che compongono la storia e che, progressivamente, ce la svelano in tutta la sua complessità, e la componente romance che cattura la nostra attenzione all’inizio diventa progressivamente sempre più marginale…

Nonostante tutto, l’infermiera formosa e provocante c’è lo stesso… ah, gli stereotipi…

Per questo motivo, nonostante alcuni difetti tecnici dovuti in gran parte alla sua natura di progetto non-commerciale (la qualità discreta ma non eccelsa dei disegni e del sonoro, nonché lo stile di scrittura un po’ altalenante e non sempre tra i più brillanti), Everlasting Summer è una delle pochissime Visual Novel realizzate fuori dal Sol Levante che sviluppano adeguatamente le possibilità narrative offerte dal medium: l’accostamento non solo di temi e generi diversi all’interno dello stesso “contenitore”, ma soprattutto la coesistenza di interpretazioni alternative e a volte contrapposte a un intrigante enigma, che svela la sua vera natura solo ai più pazienti. Ah, ve l’ho detto che Everlasting Summer è disponibile gratuitamente su Steam, iOS e Android, ed è  disponibile una traduzione in italiano? Beh, ora ve l’ho detto!